domenica 19 luglio 2020

FONDI LEGA - IL PRESTANOME FA ALCUNE AMMISSIONI, MA RESTA IN CARCERE !

Fondi Lega, il prestanome Luca Sostegni: "Scoperchio un pentolone che può danneggiarli". Il gip: resti in carcere

Deve restare in carcere Luca Sostegni, presunto prestanome fermato mercoledì nella vicenda della compravendita a prezzo gonfiato di un immobile a Cormano, nel Milanese, per la Lombardia Film Commission, partecipata della Regione. Lo ha deciso il gip di Milano Giulio Fanales che ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare come richiesto dall'aggiunto Eugenio Fusco e dal pm Stefano Civardi. Sostegni è accusato di peculato, estorsione e l'inchiesta vede indagati anche 3 commercialisti vicini alla Lega.

Ieri era stato interrogato per quasi quattro ore e ha fatto le prime ammissioni. Ha ammesso di aver chiesto denaro ai tre commercialisti - Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, entrambi ex tesorieri della Lega in Parlamento, e Michele Scillieri, nel cui studio è stata registrata la lista "Lega per Salvini Premier" - ma perché aveva diritto a riceverli e non come un'estorsione per incassare il denaro in cambio del silenzio sull'operazione.

L'operazione che portò la Lombardia Film Commission a comprare a prezzo gonfiato un immobile ha "natura sostanzialmente appropriativa, concretizzando di fatto l'impossessamento" da parte dell'allora presidente Di Rubba "e dei suoi sodali, del capitale giacente sul conto della fondazione, vincolato alla destinazione pubblicistica e versato alla società Immobiliare Andromeda", gestita da Scillieri, scrive il gip Fanales nell'ordinanza a carico di Sostegni. E continua: il 9 giugno Sostegni "spiegava telefonicamente" a Scillieri, suo 'dominus', "come non comprendesse la ragione per la quale" Di Rubba e Manzoni "preferissero, per risparmiare 'pochi soldi', fare 'scoperchiare il pentolone, che può fargli danni assurdi'".

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