Non è una foto della Polonia del 1943.
Non è ritratta una famiglia ebrea in procinto di essere deportata ad Auschwitz.
Non è l'Orrore di una guerra ormai lontana nel tempo.
È l'Italia del 2019, è Roma.
È una madre con la sua bambina in procinto di entrare nella propria casa regolarmente ottenuta.
È l'Orrore negli occhi di una piccola spaventata, terrorizzata dall'Odio di chi, senza vergogna, gridava allo stupro.
Non è questione di fascismo, è questione di mera ignoranza.
Che poi le due cose coincidano è solo un dato di fatto.
Non è ritratta una famiglia ebrea in procinto di essere deportata ad Auschwitz.
Non è l'Orrore di una guerra ormai lontana nel tempo.
È l'Italia del 2019, è Roma.
È una madre con la sua bambina in procinto di entrare nella propria casa regolarmente ottenuta.
È l'Orrore negli occhi di una piccola spaventata, terrorizzata dall'Odio di chi, senza vergogna, gridava allo stupro.
Non è questione di fascismo, è questione di mera ignoranza.
Che poi le due cose coincidano è solo un dato di fatto.
(Giuristi in erba )
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