Un'opera che ha un grande valore sociale quello della solidarietà umana .
Il grande pittore ed affrescatore marchigiano, nativo di Osimo, Giuseppe Montanari volle donare nel 1956 ad Arcumeggia, ma in fondo a tutta la città e alla provincia che lo aveva accolto (Varese) uno dei più bei dipinti e meglio conservati : quello di San Martino che, incontrando il povero, gli dona parte del mantello
Montanari era un ragazzo del'99 ed aveva partecipato alla grande guerra come artigliere; aveva perso un caro figlio Luigi, in uno scontro aereo navale.
Ciò che colpisce è lo sguardo dei due personaggi.
Martino conosce la situazione di chi ha di fronte; egli è in situazione più che precaria.
L'anno 2017 si è chiuso per molte famiglie con gravi difficoltà soprattutto di carattere economico e di incertezza per il futuro.
Mi auguro che nel 2018 noi varesini, in tutte le situazioni professionali ed istituzionali in cui ci troviamo, possiamo fare di più in favore dei poveri, come quasi ci ordina Papa Francesco, per alleviare le sofferenze e per stare più vicini alle persone malate, bisognose che abitano forse nella porta accanto e che per dignità non si fanno vedere per celare forse una difficoltà improvvisa e non stendere la mano per chiedere aiuto.
Giuseppe Montanari scelse come proprio residenza una casa in località Prima Cappella verso il Sacro Monte di Varese
Il grande pittore ed affrescatore marchigiano, nativo di Osimo, Giuseppe Montanari volle donare nel 1956 ad Arcumeggia, ma in fondo a tutta la città e alla provincia che lo aveva accolto (Varese) uno dei più bei dipinti e meglio conservati : quello di San Martino che, incontrando il povero, gli dona parte del mantello
Montanari era un ragazzo del'99 ed aveva partecipato alla grande guerra come artigliere; aveva perso un caro figlio Luigi, in uno scontro aereo navale.
Ciò che colpisce è lo sguardo dei due personaggi.
Martino conosce la situazione di chi ha di fronte; egli è in situazione più che precaria.
L'anno 2017 si è chiuso per molte famiglie con gravi difficoltà soprattutto di carattere economico e di incertezza per il futuro.
Mi auguro che nel 2018 noi varesini, in tutte le situazioni professionali ed istituzionali in cui ci troviamo, possiamo fare di più in favore dei poveri, come quasi ci ordina Papa Francesco, per alleviare le sofferenze e per stare più vicini alle persone malate, bisognose che abitano forse nella porta accanto e che per dignità non si fanno vedere per celare forse una difficoltà improvvisa e non stendere la mano per chiedere aiuto.
Giuseppe Montanari scelse come proprio residenza una casa in località Prima Cappella verso il Sacro Monte di Varese
Giuseppe Terziroli
In realtà il dipinto è ad ARCUMEGGIA , ove ci sono case affrescate da noti pittori . Cos' si legge dalla nota di Terziroli
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