domenica 7 gennaio 2018

DOVE VA L'ITALIA ? -GIOVANI SENZA CULTURA MA COL TELEFONINO ,

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A leggere i dati, diffusi dall’ Istat alla fine dell’anno nel suo Annuario statistico 2017, sul rapporto degli italiani con la cultura sembra proprio che alle prossime elezioni sia chiamato a votare un popolo di elettori, a non dire altro, culturalmente inappetente. Come è facile prevedere questo dato è più marcato al Sud che al Nord, e tra i giovani più che tra le persone anziane. Per quanto infatti le cifre relative alla fruizione culturale nel nostro paese mostrino, come usa dire, un andamento positivo negli ultimi anni, fa impressione dover constatare la vastità dell’area della cosiddetta non partecipazione.
Nonostante il boom turistico di cui meniamo vanto, 67 italiani su cento nel 2016 non hanno mai frequentato né un museo né una mostra (al Sud sono quasi 78). Siti archeologici e monumenti sono del tutto ignorati dal 73,2 percento dei nostri connazionali, che diventano quasi ottanta nelle regioni meridionali.

Drammatica è la situazione in cui versa la lettura, a cominciare da quella dei giornali quotidiani. Nel 2016, quasi il cinquantacinque per cento degli italiani non ha mai letto un quotidiano nell’ arco di una settimana. E i numeri sono ulteriormente peggiorati rispetto al 2015. Gli adolescenti praticamente non conoscono il giornale.
Per quanto riguarda i libri, quasi sei italiani su dieci non ne hanno letto nemmeno uno in 12 mesi. I numeri relativi sono in caduta almeno dal 2010 e nel 2016.
La sistematica demolizione della scuola nazionale in questi ultimi’anni ha sicuramente giocato il ruolo principale. È difficile non cogliere, ad esempio, il nesso che questi dati evidenziano tra la promulgazione del mito della digitalizzazione della didattica e la corrispondente svalutazione della parola stampata e dello studio sistematico e rigoroso che al primato del libro, nella sua forma gutenberghiana, da almeno cinquecento anni è connesso.

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