A poche ore dal tragico terremoto che ha colpito l’Italia
centrale sono nate spontanee iniziative volte a cercare di alleviare ,per
quanto possibile , i disagi delle persone sopravvissute al sisma .
Sono nati così , a volte spontaneamente, a volte sollecitati
da amministrazioni comunali o da associazioni di volontariato, centri di
raccolta di viveri di prima necessità ed indumenti di ogni tipo .
Questo generoso moto spontaneo ,privo però di collegamento
con chi sul posto opera nella pratica , sta mostrando i limiti proprio della
spontaneità . Infatti risulta che la Protezione Civile abbia attivato un numero
( 45500 ) per donare 2 euro via SMS o via telefono fisso ,ma non abbia mai
fatto richiesta
di viveri .
E proprio il capo della Protezione Pivile ha espressamente
richiesto di NON INVIARE GENERI ALIMENTARI ED INDUMENTI ,mentre lo stesso
sindaco di Amatrice ha dichiarato che necessitano soldi e non generi alimentari
che rimarrebbero inutilizzati .
Che fare allora del materiale già raccolto ?
Esistono le mense della Caritas che ogni giorno approntano
migliaia di pasti per italiani e migranti per cui sarebbe buona cosa
convogliare presso le sue strutture ( od altre analoghe ) il materiale raccolto
.
Sarebbe un aiuto straordinario per chi vive in emergenza 365
giorni all’anno ed il materiale raccolto andrebbe sicuramente utilizzato a fini
benefici .
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