Le immagini della guerra in Afghanistan non entrano più nelle nostre case da molto tempo, anche se la guerra prosegue tutti i giorni e continua a causare le sue vittime, in gran parte civili.
Kabir, 5 anni, è ricoverato nell’ospedale di Emergency a Kabul perché è stato colpito dall'esplosione di una mina antiuomo. Il padre di Kabir rimane al suo fianco 24 ore al giorno per accudirlo. Racconta «Durante un combattimento tra i talebani e le forze governative, un missile ha colpito la mia casa e ho perso due figli. E ora mio figlio Kabir ha perso le gambe a causa di una mina».
«La mina è vigliacca. La mina non è fatta per uccidere, è fatta per mutilare. Chi è ferito non potrà lavorare, non potrà combattere e sarà un peso per la famiglia» spiega Luca, il nostro coordinatore in Afghanistan.
Nel servizio delle "Iene" di Marco Maisano, Luca e tutto il nostro staff a Kabul raccontano l'orrore e la quotidianità della guerra vista dal nostro ospedale.
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