Il più importante e indipendente organo scientifico italiano che si occupa di inquinamento, rischio idrogeologico, cambiamenti climatici, che tutela la biodiversità, le aree protette e che finora è stato retto da tecnici, passerà sotto il controllo della politica di destra .-
Per il governo Meloni è una grande occasione: controllare il principale riferimento scientifico per le politiche ambientali significa indirizzarlo quando sorgono potenziali conflitti proprio con l’esecutivo, con le Regioni e con gli enti locali.
D’altra parte non è un segreto che il centrodestra volesse mettergli sopra le mani. Nel corso della legislatura c’ha provato più volte, tanto che a un certo punto, lo scorso anno, docenti ed esperti hanno inviato una lettera a Meloni per denunciare come Ispra stesse subendo “attacchi sempre più pressanti e ingiustificati”. E siccome in quel caso si parlava di "prelievo venatorio", l’accusa era rivolta alle associazioni dei cacciatori, agli armieri e alla politica di destra che di quei mondi cura gli interessi.
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