BARI - Diversi consiglieri comunali e municipali hanno scelto di festeggiare il salvataggio della donna dispersa sotto le macerie con foto sui social che però hanno generato reazioni diverse.
Infatti sui social il gesto di diversi consiglieri comunali e municipali non è stato visto di buon occhio: “È una tragedia perché poteva essere una strage — scrive un utente — perché decine di famiglie si trovano oggi senza una casa, senza un lavoro, senza alcun tipo di garanzia per il futuro”.
Il consigliere municipale Marco Pesce ha risposto a uno dei post che in queste ore girano su Facebook, spiegando che il loro selfie è stato “una forma di ringraziamento al corpo dei Vigili del Fuoco che ha lavorato senza sosta per più di un giorno — scrive — Non ci vergogniamo perché siamo persone prima di essere istituzioni. E in quell’abbraccio, c’è tutta la nostra gratitudine”.
Ma il mondo dei social non perdona. “Se l'intento era ringraziare le forze dell’ordine — rispondono al consigliere — perché postare un selfie? Nessuno vuole insegnare niente, né il modo di esprimere la gratitudine né tantomeno quello di stare al mondo, però ogni tanto potremmo allargare la riflessione personale e collettiva a quanto la narrazione social abbia preso il sopravvento anche sulle dimensioni più intime come quelle del dolore e della gratitudine”.
L’accesso alla zona delle macerie, inoltre, era assolutamente vietato per persone esterne alle forze dell’ordine e ai soccorritori: i giornalisti, ad esempio, sono stati costretti a lavorare a “distanza”. Ma non è stato così per alcuni politici baresi.
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