L’accordo tra l’Italia e l’Arabia Saudita, testimoniato dalla foto di Giorgia Meloni con Bin Salman, ha mostrato la giravolta della premier su un Paese considerato, fino poco più di un anno fa, nemico dei diritti umani.
10 settembre 2018, l’attacco all’Onu
In un video attacca l’Onu: “L’alto commissario per i diritti umani delle Nazioni unite è lo stesso che lavora insieme a quel Consiglio delle Nazioni unite sui diritti umani di cui fa parte l’Arabia Saudita, cioè una nazione in cui è prevista la pena di morte per omosessualità, per apostasia, per blasfemia, per adulterio.
MELONI
Una nazione nella quale lo Stato applica la tortura, la fustigazione, il taglio degli arti. Uno Stato nel quale è consentito di dare in sposa bambine di 9 anni?”.
Nel mirino della premier c'era soprattutto Matteo Renzi, che con il primo ministro saudita aveva sviluppato un legame amichevole, come testimoniato dalla sua partecipazione a diversi eventi e conferenze nel Paese
Vergognose e inaccettabili le parole di Renzi che esaltano regime Arabia Saudita. Pd e M5S non fingano di scandalizzarsi visto che da sempre sono compiacenti con Stati fondamentalisti islamici. Questa sinistra non può avere in mano le sorti della Nazione:
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