PISOGNE ( Brescia )- Avrebbero mascherato un infortunio sul lavoro di un dipendente di 67 anni come un banale malore, spostando anche il corpo della vittima.
I titolari dell’impianto di risalita, marito e moglie - sono ai domiciliari per omicidio colposo aggravato, un loro dipendente è indagato per favoreggiamento, lo skilift ‘Duadello’ è sotto sequestro.
Sono gli inattesi sviluppi di un’indagine aperta dopo la morte di un addetto alle piste da sci in Val Palot, piccola stazione invernale sopra Pisogne, sponda bresciana del lago d’Iseo. Sembrava, appunto, un malore e invece era una caduta da un pilone. le cui conseguenze per chi indaga si sono rivelate irreversibili per la violazione delle norme di prevenzione degli incidenti sul lavoro. Era il 28 dicembre
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