ORTONA ( Chieti )- L'esito dell'autopsia mette il sigillo su uno dei pilastri dell'accusa confermando le indicazioni iniziali ovvero che L.P. è stata uccisa in casa a Ortona, il 18 agosto, e che si tratta di un femminicidio .
Per la morte di L., che aveva 53 anni, è indagato il marito A.C., 51 anni, che ha detto di aver trovato la moglie agonizzante sul divano: omicidio volontario aggravato dal rapporto di coniugio, un'accusa da ergastolo.
Il procedimento per omicidio volontario, aperto inizialmente a carico di ignoti, ha dunque preso una piega precisa, dopo una duplice tornata di interrogatori condotti sia la sera della morte che l'altro ieri pomeriggio, durante i quali sono stati risentiti i familiari.
A questo punto l'autopsia dovrà accertare le cause della morte e lo strumento che potrebbe essere stato utilizzato, dal momento che la donna aveva un segno al collo che ha destato immediatamente i sospetti del personale del 118 che domenica ha provato invano a rianimarla.
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