domenica 2 aprile 2023

IL SINDACO DI MILANO CONTRO IL GOVERNO PER I DIRITTI E PER LA VERITA' STORICA CONTRO I RIGURGITI FASCISTI !

 


MLANO -  Il sindaco di Milano Beppe Sala ha attaccato a tutto campo contro il governo di Giorgia Meloni, in collegamento televisivo con Lucia Annunziata domenica 2 aprile alla trasmissione 'Mezz'ora in più' su Rai 3. "Questo - ha detto il sindaco - è un governo che ci vuole portare indietro, hanno idee da anni '70".

Resistenza e fascismo

Partiamo allora dalle polemiche sulla Resistenza, scaturite dall'intervento di Ignazio La Russa, esponente di Fdi e presidente del Senato, a riguardo della strage di via Rasella. Intervento su cui poi lo stesso La Russa ha fatto una marcia indietro parziale. Sala ha confermato che, il 25 aprile, sarà come ogni anno sul palco in piazza del Duomo e ha aggiunto: "Magari non vedo il fascismo, ma c'è il rischio di un'omissione di quella che è stata la nostra storia. Questo rischio, io lo vedo ogni giorno. E contro questo rischio io combatterò. Non sono per il muro contro muro, ma questa continua rimozione dell'ignominia del fascismo in Italia non va bene".

Famiglie arcobaleno

Il sindaco di Milano è tornato poi sulla trascrizione dei figli di famiglie omogenitoriali: trascrizione che, come si ricorderà, è stata bloccata da una circolare della prefettura milanese, sulla base di un'altra circolare del ministero dell'interno. Per Sala, "se nella contemporaneità c'è un certo modello di società, che mi piaccia o no, devo farci conto". 

In precedenza il sindaco di Milano aveva cercato alleanze (trovandole) con altri sindaci di grandi città italiane ed era stato anche al Parlamento europeo per confrontarsi sul tema. Sala ha anche affermato che "la soluzione del governo è l'adozione, ma noi sappiamo tutti che è una cosa difficile, che non funziona. Sulla gestazione per altri c'è polemica, e il parlamento deve affrontare questa questione". Ha concluso: "Non lasciamo che sia il ministro Roccella a decidere".

Inglese e biofuel

Una battuta anche sulla recente proposta di Fratelli d'Italia di comminare una multa a chi utilizza parole in inglese nella pubblica amministrazione.

Una proposta che Sala ha bollato come "idiozia", aggiungendo: "Io sono felice se i miei figli parlano inglese, loro hanno idee da anni '70".

 E sempre sull'anacronismo del governo, Sala ha fatto l'esempio dei cosiddetti biofuel. "Nel 1999 ero amministratore delegato della Pirelli e si parlava di biofuel. Se passano 24 anni e non succede nulla, uno si chiede cosa sono i biofuel, perché non si sviluppano? Perché dobbiamo sempre guardare indietro? Uno deve guardare avanti".


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