sabato 30 aprile 2022

UNO DI LORO

 

kirill 

Crocefissi : melium abundare quam deficere 
Così il diavolo sta lontano 

Avendo sentito dire da più parti che quello in corso era uno scontro di civiltà tra il bieco capitalismo occidentale e le nobili tradizioni di Santa Madre Russia, mi sono avvicinato alla biografia del patriarca Kirill con un misto di invidia e venerazione

Il particolare che in gioventù il papa di Putin fosse stato una spia del Kgb (proprio come Putin) rendeva ancora più affascinante la sua conversione spirituale: in fondo anche Fra Cristoforo aveva cominciato maluccio. 


Mi erano rimasti nella memoria i discorsi nei quali Kirill se la prendeva con il denaro, i vizi e il lusso ostentato. «I nuovi idoli creati dall’Occidente», li chiamava. Perciò potete immaginare quanto mi abbia stupito apprendere che quegli idoli nessuno li adora più di lui, che possiederebbe una villa in Svizzera e una sul Mar Nero accanto a quella del compare Putin, oltre a un patrimonio personale stimato dagli oppositori in 4 miliardi di dollari, ottenuto con generose percentuali sul commercio di alcol e tabacchi.

Sulle prime ci sono rimasto un po’ male. È vero che in Italia abbiamo avuto i papi simoniaci del Rinascimento, però abbiamo avuto anche il Rinascimento, mentre il contributo del patriarca Kirill allo sviluppo delle arti si sarebbe finora limitato alla foto che lo ritrae su un megayacht in costume da bagno. Poi però mi sono detto: vuoi vedere che lavora ancora per i servizi segreti? Una spia infiltrata tra le storture del capitalismo perché in missione per conto di Io.

( il Caffè di Gramellini )

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