lunedì 7 febbraio 2022

L E MORTI DEI BAMBINI NON SONO TUTTE UGUALI

 


Abbiamo seguito con apprensione le fasi del mancato salvataggio del piccolo Rayan e non contempo la nostra mente andava ad un altro manato salvataggio : quella del piccolo Alfredino nel lontano 1981 .
In Marocco o in Italia la morte dei bambini desta sempre una grande commozione . O no? 
Abbiamo sperato fino all'ultimo di apprendere una notizia positiva , dopo tanti giorni di ansia partecipata .
Ma la vita di un bambino desta sempre tale commozione in tutti noi ? 
In entrambi i casi abbiamo sentito questi piccoli sfortunati come nostri figli, come nostri nipoti .
Perchè non sentiamo con altrettanta apprensione le vicende dei bambini che muoiono nel Mediterraneo ?
Forse perchè per quanto riguarda le tragedie dei pozzi i media ci raccontano ( e ci fanno vedere ) praticamente tutto : nome , età, genitori , parenti, folla che assiste , dettagli dell'intervento ...Una empatia che ci coinvolge oggettivamente .
I bambini che muoiono affogati nel Mediterraneo ....son altro : sono ,forse , solo un numero affidato alle casistiche .
E poi c'è un altra questione : la morte dei piccoli nel pozzo è qualcosa che per noi è ineluttabile , qualcosa che ci emoziona , ma per la quale la nostra coscienza non ci fa domande : soffriamo per un poco , ci sentiamo partecipi nel dolore ....e ci sentiamo anche " umani "
Ma la morte di un bambino nato nei lagher della Libia ( papa Francesco ) , nato su un gommone pone qualche domanda alla nostra coscienza : perchè queste morti avvengono ?
Perchè, perchè, perchè ? 
Avremmo forse potuto fare qualcosa per impedire queste continue tragedie ?
" PER QUANTO CI CREDIAMO ASSOLTI SAREMO SEMPRE COINVOLTI 

Porci tali domande ci fa sentire meno umani, meno buoni, meno a posto con la nostra coscienza .
E allora MEGLIO NON PENSARCI 


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