Nata da un’idea del regista Ferzan Ozpetek, e del paroliere Mogol, e istituita con la legge n.155 del 13 novembre 2020, la ricorrenza civile della “Giornata Nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato” da celebrare il 20 febbraio, costituisce un “momento per onorare il lavoro, l'impegno, la professionalità e il sacrificio del personale medico, sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato nel corso della pandemia da Coronavirus”.
La data del 20 febbraio è stata scelta in quanto in quel giorno, a Codogno, fu scoperto il “paziente uno”.
“Il 20 febbraio è una data indelebile, un momento di raccoglimento e di riflessione su chi non è più con noi e per tutti coloro che sono ancora in prima linea nell’assistenza: undici milioni, ad oggi, i cittadini colpiti dal Covid.
È un’occasione per celebrare i principi deontologici che da secoli guidano la nostra opera di medici e odontoiatri – afferma il Presidente della Fnomceo, Filippo Anelli -. E proprio questi precetti sono stati meravigliosamente incarnati da Gino Strada, che ha difeso, sempre e ovunque, con generosità, passione e competenza la dignità di tutti gli uomini, senza discriminazione alcuna. Che si è battuto per garantire a tutti gli uomini i diritti che, se non sono erogati in maniera uguale, universalistica, equa non sono più tali, ma diventano privilegi”. “Se siamo membri di una comunità, il diritto di essere curati è un diritto universale che ci appartiene come bene comune ed è conveniente per la società stessa che venga tutelato, ha affermato ancora Gino Strada. E ad erogare e a garantire questo diritto ci sono i medici – continua Anelli -. È questo il ruolo sociale del medico, di garante dei diritti, di fautore della democrazia del bene”.
A presenziare alla cerimonia, il Ministro della Salute Roberto Speranza, la Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, Annamaria Parente, la Presidente di Emergency Rossella Miccio.
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