Qualcuno dell’organizzazione intendeva mandarli nel loggione, confinarli lassù, con la scusa che non c’era più spazio a disposizione. “Non vi preoccupate” dissi “ci penso io.”
Fermai il traffico della sala e come un vigile li feci sedere in platea, tre qui, due là, tossici, barboni, prostitute accanto a notai, dame e politici. “No, lì no” mi intimarono. “Lì ci va il ministro della Cultura Giovanna Melandri.” “Allora le mettiamo accanto una puttana delle vecchie case, vedrai come esce arricchita dall’incontro!”
Erano tutti molto preoccupati, mi chiedevano garanzie su ciò che sarebbe successo e io li tenevo sulle spine rispondendo che non potevo saperlo, essendo io un prete; non un indovino. Invece sapevo benissimo ciò che poi accadde: i miei emarginati erano quelli che durante le canzoni piangevano veramente."
Don Andrea Gallo
(Foto di Manuel Garibaldi)
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