sabato 25 settembre 2021

Shoah, a Liliana Segre onorificenza dalla Germania

 


ROMA -La cerimonia al Senato


"Sento tutto il peso degli anni oggi, ho milioni di domande a cui in realtà non ho trovato una risposta e questo è forse il tormento più grande della mia vita". Liliana Segre parla piano, scandisce le parole una ad una, dietro al leggìo della Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, al Senato.

 "Oggi" è il giorno in cui la senatrice a vita, superstite e testimone dell'Olocausto, 91 anni compiuti da poco, ha ricevuto dall'ambasciatore Viktor Elbing l'onorificenza dell'Ordine al merito della Repubblica tedesca "per lo straordinario impegno per ricordare la Shoah e l'instancabile lotta contro l'odio e l'intolleranza".

Arrestata perché ebrea nel '43, poi incarcerata, deportata, internata, costretta ai lavori forzati, condotta alla "marcia della morte verso la Germania". Quella Germania in cui, dopo sedici mesi e mezzo di inferno fino alla Liberazione, Segre non è mai tornata

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