Quando l'affare sembrava andato in porto e il palermitano ha chiesto il bonifico del prezzo pattuito, 350 euro, il sedicente acquirente ha però risposto che il pagamento sarebbe avvenuto tramite un fantomatico "vaglia veloce" da riscuotere attraverso uno sportello bancomat Atm di Poste italiane. Ma una volta inserita la sua carta allo sportello bancomat e digitato il codice che gli era stato fornito, il palermitano, invece di ricevere i 350 euro, ha effettuato un versamento di 850 euro sotto forma di "ricarica Postepay" su una carta del "truffatore".
Sono numerose le persone in tutta Italia cadute in raggiri di questo tipo. Le forze dell'ordine hanno più volte invitato a non utilizzare mai la propria carta bancomat per operazioni di "presunti accrediti" e sul portale Subito.it c'è una pagina nella quale si mettono in guardia gli utenti dalla "truffa dello sportello bancomat".
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