venerdì 20 marzo 2020

IL " BENEFATTORE " BERLUSCONI E LA FRODE DI FONDI NERI DI 1 MILIARDO E 227 MILIONI DI EURO

I fondi neri di Berlusconi, una frode da 1 miliardo e 227 milioni di euro

NESSUNO SI RICORDA DELLO SCANDALO ALL IBERIAN ?

Il libro “Il Cavaliere nero” scritto da due giornalisti, Carlo Porcedda e Paolo Biondani, illustra la sistematica frode fiscale creata da Silvio Berlusconi negli ultimi decenni, un reato per il quale l’ex presidente del Consiglio è stato condannato con sentenza definitiva il 30 luglio scorso. Il leader di Forza Italia ha spiegato la condanna come un complotto dei magistrati contro di lui, evidenziando il “minimo” valore della frode fiscale che gli era contestata, 7 milioni e 300 mila euro. Come spiega un’anticipazione del libro pubblicata sul “Fatto Quotidiano” di oggi quella somma era solo però la parte minima delle somme sottratte al fisco e salvate dalla mannaia della prescrizione. Grazie alla legge Cirielli la parte più cospicua della frode fiscale è infatti stata sottratta al giudizio della magistratura. In tutti i gradi di giudizio infatti le sentenze definiscono colossale la massa di denaro nero che si riversata sui conti offshore del gruppo Fininvest. I fondi neri di Berlusconi scoperti dalla magistratura in questi anni valgono 1 miliardo e 227 milioni di euro. Una parte di questi soldi, 368 milioni di euro, è stata creata con il sovrapprezzo dei film comprati da Mediaset dal 1994 al 1998, il reato che la procura di Milano ha contestato a Berlusconi nel processo che l’ha portato alla sua prima condanna definitiva. Le stesse sentenze però precisano che questa somma è solo una parte di un enorme patrimonio segreto accumulato fin dagli anni ottanta. Il processo Mediaset è infatti nato da una costola di quelli degli anni di Tangentopoli che avevano portato alla scoperta di ben 64 società offshore dove transitavano i fondi neri. “La tesoriera centrale si chiamava All Iberian: un sistema di conti esteri non ufficiali che ha manovrato 1550 miliardi di lire, 775 milioni di euro. Grazie alla legge sul falso in bilancio Berlusconi ha ottenuto l’impunità su questa distrazione dei fondi Fininvest. “Il processo che ha portato alla condanna definitiva è partito dalla scoperta dei tanti depistaggi organizzati proprio per fermare le indagini sulle offshore. E nascondere, in particolare, i primi fondi neri dei diritti televisivi: almeno 252 milioni di dollari”. Anche la sentenza che assolse Berlusconi nel 2001 dall’accusa di aver autorizzato i manager di Fininvest a corrompere la Guardia di Finanza aveva certificato un nero italiano da 65 milioni di euro. C’è inoltre un altro tesoro americano da 135 milioni di euro, creato insieme all’imprenditore Frank Agrama, anch’egli condannato nel processo Mediaset. Come rimarcano gli autori, ” di tutti questi fondi neri, nessuna autorità italiana è mai riuscita a sequestrare un solo centesimo. La sentenza Mediaset ha condannato Berlusconi, per effetto della ex Cirielli, a risarcire al Fisco solo 10 milioni di euro. Meno di un trentesimo dei profitti accumulati  con la frode di cui è stato riconosciuto colpevole”.
Il libro “Il Cavaliere nero, il tesoro nascosto di Silvio Berlusconi” è stato pubblicato per i tipi di Chiarelettere.

GAD LERNER -


Nessun commento:

Posta un commento

LASCIA UN TUO COMMENTO