domenica 1 marzo 2020

CALCIATORE DEL NOVARA FA APOLOGIA DEL FASCISMO SUI SOCIAL ; REAZIONI DELLA SOCIETA' E DEL COMUNE SONO SCONCERTANTI !

Risultato immagini per MAGLIA DEL NOVARA CALCIO

NOVARA _ La maglietta porta lo stemma del comune e la pubblicità del gorgonzola -
Parole di ammirazione nei confronti di Benito Mussolini in un post su Instagram di un giocatore del Novara Calcio, il difensore Andrea Sbraga.  Tra l'altro ...Attenzione al pericolo giallo» e sostiene che l'espansionismo cinese invaderà il mondo «con la loro smisurata prolificità, con i loro prodotti a basso costo e con le epidemie che coltivano al loro interno». Poi conclude: «Più lo studi e più ti rendi conto di che razza di uomo fosse Mussolini, un grande statista e un politico lungimirante»

Dopo la denuncia di un consigliere comunale PD  l'assessore allo sport del comune di destra :..."«Quanto pubblicato dal ragazzo è chiaramente --una battuta, ...Trovo invece discutibili le reazioni, specie di chi sprofonda nell’offesa personale gratuita.  "  

La società calcistica :il Novara calcio richiama i propri giocatori a un uso consapevole dei social, nel rispetto della storia della società calcistica.

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 «Dopo aver appreso del post pubblicato su Instagram dal difensore della squadra cittadina Andrea Sbraga, leggiamo il comunicato ufficiale della società Novara Calcio, colti seriamente da grande sgomento e perplessità. Si parla ndi voler "fare una precisazione a seguito del post pubblicato da un tesserato sui suoi personali profili social. Forse la comunità non si sarebbe aspettata "una precisazione", quanto piuttosto una presa netta di posizione da parte di una società sportiva, non solo che manovra interessi e opinione pubblica nella grande macchina del calcio, ma è la casa o l'ambita casa di tanti giovani e giovanissimi che identificano nei giocatori dei modelli di riferimento».



E aggiungono: «Uso responsabile e attento dei social? Questo è il punto? Quindi: siate e pensate quello che vi pare, basta non farlo sapere in giro? È questo che vi è scritto? Proprio voi, che avete nel vostro stadio una targa dedicata ad Arpad Weisz, allenatore magiaro del Novara negli anni Trenta di origine ebraica, e avete organizzato, sostenuto o partecipato a più di una giornata e a più di una serata dedicate alla conoscenza della storia dell'allenatore finito dalle prime pagine dei giornali per i suoi successi ad Auschwitz? Cosa è stato, dunque? Abbracciare una causa, una verità storica, la consapevolezza dell'importanza del fare memoria, del diffondere e difendere il diritto di tutte o di tutti sempre e comunque o è stato per voi solo un modo per farsi una bella campagna pubblicitaria? Noi non lo crediamo. E quindi?». I firmatari sostengono: «Ci saremmo aspettati soprattutto una condanna del razzismo, che in virtù della “lungimiranza” di Mussolini accompagnò 7.500 italiani nei forni crematori. Tra questi Arpad Weisz( Tra gli storici allenatori della squadra infatti, nella stagione ’34-’35, ci fu Arpad Weisz,), sua moglie e i due giovanissimi figli. Weisz lui sì che fu un vero lungimirante della storia del calcio». Quanto ai giocatori del Novara calcio, aggiungono: «Che giochino e giochino bene per loro stessi e per la città che li segue. Postino quel che vogliono, ma con la consapevolezza che l'apologia di fascismo è un reato. Questo lo insegnano a scuola, ma evidentemente dovrebbe essere insegnato e ripetuto anche altrove. I campi di calcio, come ogni luogo di aggregazione potrebbero e dovrebbero essere anche spazi destinati a fare cittadinanza attiva e responsabile». ( da La Stampa )

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