ARZENE ( Pordenone )-
E' una settantenne di Arzene (Pordenone), accusata dei reati di truffa ai danni dello Stato e peculato. In pratica la donna, che gestisce un canile con due sedi a Valvasone Arzene e Chions, avrebbe avuto in gestione centinaia di cani che però non dava mai in adozione: così continuava a ottenere i contributi (in tutto centinaia di migliaia di euro) che i Comuni concedevano alla struttura per la cura degli animali .
L'indagata avrebbe maltrattato gli animali in vari modi, sempre per limitare al minimo le possibilità che venissero adottati. Ad esempio, isolandoli tra di loro in box singoli, senza farli “sgambare”: in questo modo non sviluppavano socialità né condizioni idonee ad essere scelti da potenziali proprietari. In alcuni casi la donna avrebbe collocato più esemplari di taglie diverse in aree comuni, lasciandoli di fatto allo stato selvatico, in condizioni di “branco”, impedendo che questi sviluppassero affezione per l’uomo. In generale, gli animali venivano ricoverati senza l’attuazione delle procedure di riabilitazione previste. Molte volte l'indagata avrebbe portato gli animali via dal canile, in casa propria. Nella struttura sarebbero passati almeno 400 animali solo negli ultimi due anni..
58 comuni tra Veneto e Friuli convenzionati che pagavano ....
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