giovedì 13 febbraio 2020

ESCLUSO DALL'ORATORIO PERCHE' DISABILE !

Truffa dei canili, spariti centinaia di migliaia di euro pubblici
Roma, disabile allontanato dal catechismo. La madre: "Discriminato". Il parroco: "Troveremo soluzione"

ROMA -È l'amara realtà che si è trovata di fronte Maria Pia, la mamma di Luca, 9 anni, 10 tra un mese, affetto da distrofia muscolare: "Un paio di settimane fa, insieme a mio figlio e a mio marito, - racconta, dopo aver segnalato il caso sulla pagina di Vorreiprendereiltreno - mi sono recata in una parrocchia della Capitale, in zona Aurelio, per iscrivere al corso di catechismo mio figlio". E fin qui tutto bene. "Ma il sacerdote resposabile del corso, non appena si è reso conto che Luca era seduto in una carrozzina, invece di accoglierci come tutti gli altri, ci ha letteralmente buttati fuori. Utilizzando, tra l'altro, un linguaggio offensivo: ha detto che Luca non poteva iscriversi in quanto disabile e che loro non potevano assumersi questa responsabilità".
 
Il bambino voleva fare solo un corso di catechismo, insieme ai suoi compagni di classe. E prendere la prima comunione. Ma il sacerdote ha risposto no perché "le aule sono al piano di sotto e quelle accessibili sono troppo piccole". Non solo. "Ha poi aggiunto - continua Maria Pia - che la chiesa non è un centro di riabilitazione, né un "parcheggio" per bambini con disabilità, per le mamme che cercano un ora di svago o che pensano solo ad organizzare la festa alla fine del corso".
Parole pesanti, che rimbombano ancora nella mente di Maria Pia, a distanza di settimane: "Mi sono sentita svuotata, colpita nel profondo - si sfoga la mamma di Luca - Mio figlio è stato offeso nella sua dignità, io e mio marito di riflesso come famiglia siamo stati mortificati da chi dell'accoglienza e l'inclusione dovrebbe farne una missione. E per la prima volta in 10 anni ci siamo sentiti diversi".
 
Ogni tentativo di mediazione è stato respinto. 
"Un bambino perfettamente inserito nella società - spiega la mamma - che fa tutto in maniera autonoma spostandosi con la sua carrozzina elettrica".
 
Per Maria Pia, "la chiesa ha messo barriere laddove non esistono". La parrocchia, invero, è provvista di un ingresso secondario con rampa: "Ma le aule al piano terra - spiega il parroco della chiesa - sono troppo piccole. Potrebbero entrarci al massimo 18 ragazzi. Mentre le classi - già formate a inizio settembre - ne contano fino a 30. Spostarli a metà febbraio non è più possibile".(Da La Repubblica. L'unione sarda ...)

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