venerdì 1 novembre 2019

RIACE RINASCE ?



Nei mesi scorsi l’obiettivo di distruggere il progetto di accoglienza conosciuto in tutto il mondo come un simbolo è purtroppo riuscito. La maggioranza dei migranti presenti in paese è stata trasferita oppure ha deciso di tentare la fortuna altrove. Gli operatori lasciati a casa, i laboratori chiusi. Riace trasformato in un paese fantasma, come uno dei tanti luoghi semi-abbandonati delle aree interne non solo della Calabria. Il sindaco allontanato per un anno intero, in “esilio” fuori da Riace. Gli asini della fattoria didattica anche loro messi sotto sequestro, perché le stalle non hanno l’agibilità, e poco importa se la maggioranza degli uffici pubblici compreso il tribunale di Locri si trovano nella stessa situazione… La furia dello Stato è passata su Riace come uno tsunami trascinando tutto e tutti.
E tuttavia c’è stato, in questi mesi difficili, il sostegno di molti cittadini, di tante associazioni che hanno voluto caparbiamente continuare a credere nel progetto e nella sua rinascita (cosa che faticosamente sta avvenendo), portando linfa anche attraverso la raccolta fondi della Fondazione “È stato il Vento”. E ora la ripresa del progetto sta avvenendo.


Il nuovo sindaco si è premurato anche lui di fare pulizia e poco prima della festa patronale ha sostituito i cartelli che presentavano un “Paese solidale e accogliente” con l’immagine dei santi Cosma e Damiano, evento inaugurato da due solerti preti con l’abito talare, usciti da un film neorealista di Vittorio De Sica. Poi è stata la volta del cartello di Peppino Impastato che parlava di bellezza: fatto sparire anche quello. Ma per la nuova giunta non sono tutte rose. Questi sono giorni di attesa sul futuro del neo eletto sindaco Tonino Trifoli dopo che il ministero degli Interni e la Prefettura hanno scritto nero su bianco che non avrebbe potuto essere eletto in quanto dipendente del Comune, vigile urbano con un contratto a tempo determinato. Inoltre un amico della nuova giunta, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, è stato arrestato perché legato a una potente cosca della ‘ndrangheta.
Intanto Riace vive. Si continua a fare pulizia nei laboratori, è stato aperto un asilo parentale, sta andando avanti la ristrutturazione di Palazzo Pinnarò, storica sede di Città Futura dove verrà istituito anche un Centro di documentazione, in collaborazione con alcune Università, con lo scopo di raccogliere tesi di laurea su Riace (chi ha informazioni al riguardo le segnali a fondazioneriaceestatoilvento@gmail.com). Ma la vera scarica adrenalinica la sta dando il Frantoio di Comunità, una vera eccellenza, moderno all’avanguardia. Tutto il paese sta partecipando, una processione per assistere agli ultimi ritocchi poi quando sarà tutto a posto i proprietari degli ulivi porteranno il raccolto, e quest’anno sarà particolarmente buono.( Chiara Sasso )

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