domenica 28 luglio 2019

" ALZATI NEGRA DI M... " INTIMA L'UOMO DELLE PULIZIE DEL FRECCIA BIANCA

Immagine di copertina

CAMPIGLIA ( Livorno )-Le ha urlato più volte in faccia che era solo una "negra di m..." e di tornarsene da dove era venuta; che in quel Paese "avete tre strade e le abbiamo costruite noi nel '39". La donna, in lacrime, ha provato a rispondere accusandolo di essere un "razzista e fascista", ma è stata ricoperta da altri insulti. Vittima dell'aggressione razzista da parte di un addetto delle pulizie, una ragazza di 23 anni originaria del Mali, che mercoledì scorso stava viaggiando a bordo del treno Frecciabianca 8626 che collega Roma e Genova. L'episodio avvenuto mentre il convoglio stava passando da Campiglia, nel Livornese, è stato messo subito a verbale dal capotreno, che si è scusato immediatamente con la passeggera. Dopo aver ricevuto la segnalazione, lo ha fatto anche Trenitalia, come ha riferito la cronaca locale di "Repubblica".

A porre fine allo sfogo dell'uomo è stato un altro passeggero che ha poi chiamato il capotreno. Quest'ultimo si è scusato con la viaggiatrice e ha costretto l'addetto alle pulizie a fare lo stesso a nome suo e di tutto il treno. "Il comportamento del pulitore viaggiante, riportato da un viaggiatore al capotreno, è stato segnalato alla società appaltatrice che gestisce il servizio di pulizia. Trenitalia - spiega l'azienda - vigilerà affinché la ditta, esterna al gruppo Fs Italiane, adotti tutti i provvedimenti ritenuti necessari. Scusandosi con la viaggiatrice, come già fatto di persona dal capotreno, Trenitalia condanna l'episodio confermando la sua attenzione verso tutti i passeggeri e le loro esigenze".


Nel racconto della vicenda di Lorenzo Tosa, pubblicato sul sito The Post Internazionale e in un post su Facebook che ha ottenuto migliaia tra commenti, like e condivisioni, si descrive come l'addetto alle pulizie, dopo un primo momento di ravvedimento, abbia poi ripreso a trattare male la ragazza. "Lui abbassa lo sguardo, di colpo sembra aver cambiato atteggiamento. 'Ok, tutto a posto - dice - Non è successo nulla.' 'Nulla è a posto. Mi hai dato della negra di m...' interviene lei alle tue spalle. 'E tu stai zitta, non vedi che sto parlando con lui!' Il tono ora è di nuovo alto, e 'lui'. 'Lui' - nel suo delirio - significa italiano. Connazionale. Uno dei nostri. Ecco quello che tu sei per lui".
Dopo le scuse, il lieto fine e lo scambio dei numeri di telefono. Poi una sorpresa. Giovedì Tosa ha ricevuto un messaggio dalla ventitrenne che, sforzandosi di scrivere in italiano, lo ha ringraziato: "Per tutto quello di ieri ti ringrazio ancora, ho visto la tua presenza ieri!!! Era il primo giorno che mi è capitato da quando sono arrivata in Italia, grazie alla tua presenza che mi ha fatto dimenticare tutto il dolore che c'era dentro di me". Un testo arrivato dal cuore. "È uno dei messaggi più belli che abbia mai ricevuto", ha scritto sotto al post il giovane.

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