giovedì 7 giugno 2018

REGIONE LOMBARDIA -MALATI CRONICI -UN FALLIMENTO !

medico di medicina generale

Oggi, l'Assessore regionale alla Sanità ha fatto il punto della situazione:
Su 3.057.519 malati cronici che hanno ricevuto le lettere dalla regione solo l’8,44%ha firmato il contratto con un gestore, la cosiddetta presa in carico, e solo il 4,6% (140.724) ha firmato il PAI, il Piano Assistenziale Individuale. Oltre il 90% dei cittadini cronici contattati dalla Regione fino ad ora non ha indicato alcun gestore e oltre il 95% di questi stessi cittadini non ha firmato alcun PAI. 
La maggioranza dei Medici di Medicina Generale  si è rifiutata di aderire alle proposte della Regione e nella città metropolitana di Milano  i ¾ dei MMG hanno detto di no. Dopo i MMG sono stati i medici ospedalieri a contestarne la realizzabilità: per fare i PAI vari specialisti dovrebbero essere spostati dai loro reparti provocando gravi danni alla qualità dell’assistenza ospedaliera; il medico specialista inoltre può non avere la competenza per compilare un PAI: ad es., per un paziente con più patologie croniche, il medico specialista rischia di creare danni al cittadino e di assumersi una responsabilità legale al di sopra delle proprie competenze, come illustrato da un documento dell’Ordine dei Medici di Milano. 
Il rapporto tra MMG e clinical manager si traduce on un'enorme perdita di tempo per i MMG, anche per un sistema informatico non all’altezza del progetto: come faranno i MMG a relazionarsi con l’operato del clinical manager considerato che la grande maggioranza delle strutture ospedaliere non inserisce online, per i singoli MMG, gli esami effettuati dai loro pazienti?
A sedici mesi dall'approvazione della prima delibera regionale che lanciava il progetto, i risultati sono che meno del 10% dei cittadini lombardi con patologie croniche ha aderito. Inizialmente, tutto il sistema avrebbe dovuto partire a pieno regime dal 1° gennaio 2018, poi è stato rinviato al 1° gennaio 2019 e ora l’ Assessorato afferma che saranno necessari circa cinque anni. La fase di reclutamento avrebbe dovuto concludersi prima entro il 2017, poi nel 1° semestre del 2018, ora si parla del 31 dicembre 2018 e poi si vedrà. L’intero progetto è in discussione, anche se difficilmente la Giunta si fermerà: gli interessi economici in ballo sono enormi, dai 7 ai 12 miliardi di Euro circa.

Nel frattempo, l’assistenza territoriali alle frange Fragili di popolazione Cronica resta indebolita, in assenza di provvedimenti alternativi, che tengano conto della situazione.
( Sergio Marsicano )

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