venerdì 24 marzo 2017

UN PONTE CICLOPEDONALE TRA SESTO CALENDE ( VA ) E CASTELLETTO TICINO ( NO )

Il progetto del ponte sul Ticino tra Sesto e Castelletto

SESTO CALENDE ( VA )
Ho abitato 20 anni in piazza a Sesto Calende ed ogni giorno ,uscendo di casa, vedevo il Ticino e la sponda castellettese .
La “ Rimini “ di noi sestesi era la sabbia dell’Enal da dove quasi quotidianamente partivamo per nuotate che ci conducevano alla piccola spiaggia della “ Città dei ragazzi “..Poi sono arrivati i ,motoscafi ed addio nuotate .
Come tutti sanno il collegamento pedonale con l’altra cittadina era garantito da una barca …prima a remi poi a motore .
Collegamento che è venuto a mancare .
Quando ho letto del progetto del ponte “ Ali di cigno “ dello studio Daverio di Sesto Calende ho subito pensato : bella idea !
I particolari tecnologici illustrati dal suo progettista ne fanno un’opera adattabile alla realtà locale ….
Ed anche alla situazione economica locale .
Certo, ogni progetto è perfettibile , ma proprio per questo occorre uno sforzo per comprenderlo nei dettagli e, eventualmente , per migliorarlo .
Ovviamente   occorre anche lavorare per reperire finanziamenti atti alla sua realizzazione .
L’accoglienza riservata dall’amministrazione comunale di Castelletto Ticino va in questa direzione ; meno comprensibile è quella del sindaco di Sesto Calende ,  da cui mi sarei aspettato maggiore disponibilità, anche alla luce del fatto che il progetto è frutto del lavoro di uno studio  di Architettura  della città da lui amministrata.
Dimenticavo : “ nemo profeta in patria “ !
Penso che in un Paese nordico  un simile progetto sarebbe  accolto , studiato, sezionato , discusso  e realizzato  in tempi congrui da chi di dovere .

Ma lì si contendono il primo posto per la qualità della vita, mentre in Italia si veleggia verso il cinquantesimo .

1 commento:

  1. Caro Andrea, purtroppo non tutti gli Amministratori hanno le tue lungimiranze !

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