I due giovani altoatesini colpevoli di aver strappato e gettato a terra alcune bandiere nazionali in Thailandia, dove si trovavano per vacanza, sono stati condannati a sette di sette mesi con la condizionale e successiva espulsione, che avverrà nei prossimi giorni, intanto rimarranno in cella fino al momento del rimpatrio.
Al contrario di quanto pensano gli autori del reato thailandese, in Italia lo stesso è punito con quanto previsto dall’articolo 292 del Codice Penale: “Chiunque vilipende con espressioni ingiuriose la bandiera nazionale o un altro emblema dello Stato è punito con la multa da euro 1.000 a euro 5.000. La pena è aumentata da euro 5.000 a euro 10.000 nel caso in cui il medesimo fatto sia commesso in occasione di una pubblica ricorrenza o di una cerimonia ufficiale. Chiunque pubblicamente e intenzionalmente distrugge, disperde, deteriora, rende inservibile o imbratta la bandiera nazionale o un altro emblema dello Stato è punito con la reclusione fino a due anni. Agli effetti della legge penale per bandiera nazionale si intende la bandiera ufficiale dello Stato e ogni altra bandiera portante i colori nazionali”.
Come si vede in Italia come in Thailandia oltraggiare la bandiera nazionale non è una bravata, ma, come giusto che sia, un reato da perseguire, con pene che vanno dalla multa alla reclusione.
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