Un piano di sicurezza per accogliere i pazienti “VIP”. È quello firmato dal direttore sanitario dell’ASST Sette Laghi Gianluca Avanzi.
l piano è stato pensato: “Per consentire un percorso di cura intraospedaliero protetto“ si legge nel piano.
Tale percorso viene assimilato a quello previsto per i codici rossi: i mezzi di soccorso allertano il personale del PS descrivendo le condizioni del paziente in arrivo. Una volta giunto in ospedale, il personaggio viene accolto nell’emergency room e viene trasportato nella stanza di isolamento, quella che, abitualmente, è pronta per ricevere un paziente sospettato di aver contratto una malattia contagiosa. La stanza, in posizione defilata, permette al VIP di avere accanto il suo personale.
Nel caso il paziente importante debba essere sottoposto a esami o interventi, si attivano percorsi immediati verso sale operatorie individuate direttamente dal PS e senza necessità di passaggi in aree aperte al pubblico.
Se l’assistenza sanitaria prevista è complessa, il paziente viene portato nell’unità di rianimazione più appropriata per le condizioni cliniche sempre attraverso percorsi interdetti al pubblico. Ognuna di queste aree è dotata di una stanza isolata che viene resa disponibile immediatamente o, al massimo, entro un’ora dall’arrivo del paziente.
In caso di ricovero ma non di cure intensive, il paziente verrà ricoverato in un’area specifica del monoblocco dove sono sempre a disposizione due stanze di degenza nella parte terminale del corridoio.
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