Nel 2015 è aumentato il numero dei sindaci che hanno emesso
l’ordinanza che avrebbe dovuto impedire lo sparo dei botti di fine anno .
Chi ha motivato la decisione con la presenza di smog,chi con
la necessità di salvaguardare l’incolumità di animali domestici e non, chi col
nobile intento di evitare pericolo per i propri amministrati .
Iniziative che , rese
note attraverso il sito dei comuni, attraverso i media , ha riscosso interesse
e plauso da parte di moltissimi
cittadini .
Ma fatta l’ordinanza … trovato l’inghippo !
Se da una parte si è registrato un aumento di coloro che
hanno rinunciato spontaneamente a festeggiare l’arrivo del nuovo anno con
fuochi artificiali e spari vari, dall’altra non vi è stata sufficiente
attenzione nel far rispettare le ordinanze sindacali .
Infatti da più parti è stato fatto notare come anche nei
comuni “ virtuosi “ il divieto sia stato ignorato .
A che serve emanare un’ordinanza se nessuna la rispetta ?
A che serve emanare una ordinanza se chi la emette non
ordina alla vigilanza locale di farla rispettare ?
Al mio paese ,Mercallo, dopo una interpellanza del gruppo
consiliare Mercallo Possibile ,il sindaco, con un anno di ritardo, ha emesso
l’ordinanza per il divieto dei botti con tanto di minacciose sanzioni : ciò non è servito ad impedire che in alcune
zone del paese gli animali venissero terrorizzati dai fanatici dei botti .
E qualche avvisaglia si era già manifestata nei due giorni
precedenti quando, verso le 18, qualche bontempone aveva fatto le prove .
Non possiamo che essere felici dell’aumento dei sindaci
sensibili al problema dei botti , ma lo saremmo ancora di più se le ordinanze
fossero accompagnate dalla loro puntuale applicazione .
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