
Dopo centodieci anni di storia ed essere stato uno dei primi cash and carry d’Italia, il Bianchi di Gazzada-Schianno ha chiuso i battenti con il conseguente licenziamento di 85 lavoratori. Una storia purtroppo comune a molte imprese in un periodo di crisi come questo, ma per i lavoratori del Bianchi, in presidio nella giornata di oggi (martedì 23 settembre) sotto la sede provinciale dell’Inps, oltre al lavoro perso c’è un altro problema contingente da affrontare: dal settembre 2013, cioè da un anno, non ricevono un euro, nonostante il ministero gli abbia concesso la cassa integrazione straordinaria per fine attività.
Una situazione pesante per 80 famiglie, considerato il fatto che solo cinque lavoratori del gruppo originario hanno trovato una nuova occupazione.
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