martedì 31 dicembre 2013

VARESE - ANCORA CAOS AL PRONTO SOCCORSO

Puntuali come orologi svizzeri balzano alle cronache i cronici problemi dell’ospedale di circolo di Varese                                                                                                                                                                                               Dicevano di aver affrontato il problema e di averlo risolto,ma siamo punto a capo ! Avevano tentato di tranquillizzare i pazienti ed invece i pazienti sono meno tranquilli di prima .Anzi , scrivono ai giornali per informare i contribuenti della dantesca , infernale situazione che hanno dovuto sopportare
Non solo  ma il rischio del posteggio dei pazienti  presso il  barellificio del pronto soccorso dell’ospedale di Circolo era prevedibilmente   destinato ad aumentare con il nuovo taglio di posti letto .
Avevano appena proclamato la fine dello stato di emergenza che i fatti si sono dimostrati più realisti delle buone intenzioni .
Se non bastasse, con una programmazione di alta scuola sanitaria  hanno tagliato  posti letto ,in un momento in cui i mali di stagione ed una organizzazione sanitaria deficitaria costringe i cittadini    ad incrementare il ricorso  alle cure dei sanitari ospedalieri .
Che senso ha recuperare qualche posto letto per poi tagliarne decine ?
C’è qualcosa che sfugge alla umana comprensione .
Il tentativo poi  di addossare la colpa alle ferie dei lavoratori è per lo meno poco credibile .
E’ il solito vizio italico di prendersi meriti ed addossare agli altri la situazione negativa di qualcosa che ricade sotto la propria responsabilità .
E la responsabilità di far funzionare una struttura sanitaria è interamente in capo alla sua direzione .
   Di fronte all’incerta ( o certa ? ) prospettiva circa il funzionamento del pronto soccorso abbiamo una direzione politica regionale  che tiene conferenze circa un fantomatico piano sanitario regionale , che ci era stato promesso per la fine dell’anno , ma che è ancora nella fantasia dei singoli componenti della articolata maggioranza che governa la  Regione .

E grazie anche  a loro i pazienti devono continuare a pazientare per ottenere un diritto garantito dalla Costituzione.

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