sabato 14 dicembre 2013
MORI' LAVORANDO PER IL COMUNE, E IL COMUNE NON PAGA .
San Fele ( PZ )-Era un lavoratore precario e non si tirava indietro quando c’era da lavorare. Il Comune lo chiamava per le attività più disparate. E a San Fele era considerato un po’ un «factotum». Poi, il 13 novembre del 2001, Antonio Sperduto, muore in un incidente sul lavoro. Proprio mentre portava a termine il compito che gli aveva assegnato un funzionario del Comune. Ma un mese prima dell’incidente mortale l’assicurazione del Comune era scaduta. Dopo una lunga battaglia legale l’ente, condannato dal Tribunale di Potenza al pagamento di 247mila euro, cerca un accordo. E gli eredi della vittima accettano una transazione. Ma dopo il versamento di un acconto il Comune non paga più. La scusa ufficiale: i conti sono in rosso. Dai mandati di pagamento dell’ente - che la Gazzetta ha potuto consultare - però è facilmente verificabile che la tesoreria, affidata a uno sportello bancario, ha versato diverse migliaia di euro per spese non ordinarie. E tra queste ci sono «spese legali» di vario genere. Tranne le altre rate del caso Sperduto.( Da La Gazzetta del Mezzogiorno )
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