
L’approvazione della legge regionale lombarda sul gioco
d’azzardo non può che essere accolta positivamente anche se
suscita qualche perplessità circa
la sua applicazione .
Se da una parte non possiamo che essere favorevoli alle
agevolazioni previste per gli esercenti che disinstallano le slot-machine ,
dall’altra nutriamo forte perplessità
quando leggiamo che coloro che mantengono in funzione le macchinette
mangiasoldi sono penalizzati attraverso un consistente aumento dell’aliquota
Irap .
Infatti è noto che tutti , tutti , i governi di
centro.sinistra, di destra e di centro destra , hanno incentivato a piene mani
il gioco d’azzardo , omologando, favorendo nuovi giochi , infischiandosene
delle conseguenze che tale atteggiamento avrebbe avuto sui giocatori e sulle
loro famiglie .
Tutti ,tutti ,hanno sempre visto nelle disgrazie altrui un
medo di raggranellare soldi sia per le
casse statali sia per lobby del gioco
d’azzardo , ai cui richiami molti parlamentari non sembrano insensibili soprattutto in prossimità di
votazioni di legge che le riguardano .
Scandaloso poi è l’atteggiamento di questo governo verso
quelle società che , dovendo pagare una
multa di 98 miliardi , poi ridotta a 2,5 miliardi , ritiene possibile sanare la situazione con
neppure 400 milioni divisi tra dieci società
Ricordiamo che la sola SISAL nel 2012 ha registrato un fatturato di 13,3 miliardi,
realizzando un utile netto di 525 milioni e rotti .
Secondo i giornali( il Fatto Quotidiano ) la stessa SISAL il
6 settembre ha attivato e spedito un contratto con cui impegna
gli esercenti a restare automaticamente vincolati a tenere le macchinette in attività per nove anni, con pesanti penali qualora questi le spegnessero : il
rinnovo avviene non appena un cliente inserisce una moneta in una delle slot
già presenti nel locale.
E le penali sono di
migliaia di euro per ogni apparecchio disattivato .
A questo punto i bar, i gestori dei luoghi ove si gioca si
trovano tra due fuochi potenti : da una parte le società che costringono loro a
mantenere in esercizio le macchinette , aiutate in questo dal governo,
dall’altro la regione che li penalizza per questa attività cui , anche volendo
, non possono rinunciare .
Come sempre governo e soci rispecchiano una caratteristica
secolare : “ forte coi deboli, deboli coi forti “
E con le tasse che devono pagare , con la crisi
inarrestabile , non mi risulta che bar, pizzerie navighino nell’oro .
La regione Lombardia può fare tutte le leggi che vuole , ma
come si dice “ il pesce puzza dalla testa “ e la testa sta ora in questo governo che ha ricorso contro la
moratoria delle case da gioco votata dai suoi stessi parlamentari .
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