Riceviamo e pubblichiamo una storia drammaticamente vera
“Mi chiamo Eugenio Carena, “Ultimo Cittadino” di Nizza Monferrato (AT).
Ho 55 anni e sono invalido civile al 75%; sono disoccupato, ho un reddito mensile derivante da pensione di invalidità pari a 290 € e vivo con mia madre ammalata.
Nel 2011, a seguito di prova selettiva, sono risultato idoneo alla copertura di un posto da aiuto bibliotecario a tempo indeterminato part time presso la biblioteca comunale di Nizza Monferrato riservato alle categorie protette di cui alla l. n. 68/99. Nonostante questo, non sono mai stato assunto, e l’Amministrazione comunale ha motivato la sua decisione riferendosi ai vincoli imposti dal patto di stabilità (l.n. 122/2010). A nulla sono valsi tentativi di mediazione anche di natura informale.
L’Amministrazione comunale ha anche interrotto le trattative che i miei legali hanno ultimamente cercato di intraprendere, senza fornire nessuna spiegazione circa il motivo di tale decisione. Ad oggi il mio diritto costituzionale all’uguaglianza sostanziale pare sia messo in ombra da una norma che impone il contenimento della spesa pubblica.
Ho 55 anni e sono invalido civile al 75%; sono disoccupato, ho un reddito mensile derivante da pensione di invalidità pari a 290 € e vivo con mia madre ammalata.
Nel 2011, a seguito di prova selettiva, sono risultato idoneo alla copertura di un posto da aiuto bibliotecario a tempo indeterminato part time presso la biblioteca comunale di Nizza Monferrato riservato alle categorie protette di cui alla l. n. 68/99. Nonostante questo, non sono mai stato assunto, e l’Amministrazione comunale ha motivato la sua decisione riferendosi ai vincoli imposti dal patto di stabilità (l.n. 122/2010). A nulla sono valsi tentativi di mediazione anche di natura informale.
L’Amministrazione comunale ha anche interrotto le trattative che i miei legali hanno ultimamente cercato di intraprendere, senza fornire nessuna spiegazione circa il motivo di tale decisione. Ad oggi il mio diritto costituzionale all’uguaglianza sostanziale pare sia messo in ombra da una norma che impone il contenimento della spesa pubblica.
Non so neppure se l’organico dei dipendenti del Comune di Nizza Monferrato rispetta le quote disabili, dal momento che l’interrogazione presentata in proposito dal consigliere Berta per ben due consigli comunali non è stata ancora discussa: pare per cavilli burocratici, la grande arma di difesa degli enti pubblici.
Non appena ho presentato il mio caso all’attenzione pubblica la solidarietà nei miei confronti è stata commovente. Il mio ringraziamento va quindi a tutti i Cittadini che si stanno schierando dalla mia parte in questa lotta; un ringraziamento particolare va agli Avvocati Eleonora Trivella e Marco Cazzola, che, con grande umanità e professionalità, stanno seguendo il mio caso.
Presto vi fornirò aggiornamenti sulle prossime azioni che porteremo avanti, e vi indicherò le modalità attraverso le quali potrete rendere concreto, se lo riterrete, il vostro sostegno.
Eugenio Carena
Ultimo Cittadino di Nizza Monferrato”
Ultimo Cittadino di Nizza Monferrato”
Cari ministri, anziché operare con questo stillicidio di tortura cinese "a goccia a goccia" per annientare alcune categorie di Cittadini, abbiate il coraggio di presentare una proposta di legge che preveda la soppressione immediata, magari indolore, degli stessi. VERGOGNA !! E i signori giudici della Corte Costituzionale hanno sonni tranquilli dopo aver difeso i super stipendiati e i super pensionati ? Certi diritti del "bel vivere" restano acquisiti, mentre per altri non vengono acquisiti nemmeno i diritti per sopravvivere. Martino Pirone
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