Riceviamo e pubblichiamo Egregio Direttore,
La recente discussione, avvenuta durante la
trasmissione televisiva “Che tempo che fa”
tra il conduttore Fabio Fazio e l’On. Brunetta, sulla opportunità o meno
che la RAI comunichi pubblicamente i costi e le retribuzioni dei vari personaggi
televisivi, nonché gli articoli su questo tema di vari giornalisti apparsi
sulla stampa e le lettere ed i commenti di tanti Cittadini mi inducono a
riproporre una mia lettera su questo argomento, inviata ai giornali il
04/02/2010, più che mai attuale.
La ringrazio per
l’attenzione.
Arcisate (VA) 16/10/2013 Martino Pirone
<<<
Cattiva, sprecona mamma RAI.
Egregio direttore,
ogni tanto qualche giornale
prende l’iniziativa di informarci delle vergognose faccende che avvengono nel “grande
carrozzone di mamma rai”. L’ultima, in ordine di tempo, riguarda le laute
retribuzioni ai partecipanti lo show
televisivo del sabato sera ballando
con le stelle. La consueta, ripetuta giustificazione che per avere un’audience elevata e poter
competere con la concorrenza delle TV private occorre ingaggiare, per qualsiasi
programma, personaggi famosi, preparati e graditi al pubblico, quindi occorre spendere molto. Questo vale
per attori, conduttori, sportivi, opinionisti, presentatori ecc. ecc.
Io rispondo, e penso milioni di cittadini: UN CORNO, (chiedo venia per
l’espressione) a me non interessa fare concorrenza alle TV private e non deve
importare un bel niente neppure al Presidente della rai, all’Amm.re Delegato,
ai Consiglieri e quanti altri, giacchè l’apparato funziona con le entrate dei
canoni che noi (non tutti) paghiamo annualmente. Non avviene che se un programma ha scarsa audience noi
possiamo chiedere la restituzione di una parte del canone.
Vorrei sapere come avvengono le assunzioni, gli ingaggi saltuari ed i
contratti a tempo. Forse rivedendo i meccanismi e i modi con cui sono avviate
queste collaborazioni, si può calmierare il mercato e spendere molto ma molto
meno.
Poniamo il caso che la rai dovesse respingere le esose richieste dei
vari big, cosa succederebbe? Questi opterebbero per la
concorrenza. Bene, ma la concorrenza quanti ne potrebbe assorbire ? Ci sarebbe
la saturazione dei big in quattro e quattr’otto.
Signori amministratori, se avete presentato un bilancio di previsione
per il 2010 con un segno rosso di 118 milioni d’euro (cifra stratosferica per
un’azienda), come vi sognate di elargire quasi un milione ad una persona, anche
se si chiama Ron Moss, solo per vederlo ballare. E così per tanti altri
personaggi delle più svariate trasmissioni che è inutile elencare. Avete mai
chiesto a noi utenti pagatori se approviamo le vostre scelte ed i vostri modi
di gestire la RAI ? Fate un sondaggio al riguardo. Volete una grande ed
interessante audience ? Annunciate un dibattito televisivo con due o tre dei
maggiori responsabili della rai, due o tre rappresentanti di associazioni dei
consumatori e, a sorteggio, tre o quattro utenti rai o loro delegati.
In quell’occasione, oltre a spiegarci il perché ed il per come di tanti sprechi, dovete giustificare
il perché di un organico di circa 12.000 (dodicimila persone) di cui 1700
(millesettecento) giornalisti e di questi ben 140 con la qualifica di direttore
o vicedirettore. Inoltre l’esistenza di 11 testate informative, mentre la Bbc e
la Zdf ne hanno una e la France TV e Spagna Rtve ne hanno due. Il colmo si raggiunge per il costo aggiuntivo
che la Rai ha perchè, con un esercito di 1700 giornalisti, dipende per le
notizie dall’ANSA che ha un organico di 600 giornalisti. Senza contare le
cattedrali nel deserto delle sedi rai regionali che, ad eccezione di quelle
cinque o sei più importanti, sono sproporzionate all’uso necessario. Cari
lettori è abbastanza? Tutto questo con la complicità, la connivenza, la
correità, il favoreggiamento dei due principali partiti politici e la
spartizione tra di loro del potere sul “grande carrozzone”
Gente, svegliamoci. Cordiali
saluti. Martino Pirone – 04/02/2010
>>>
P.S.
Per favore la smettano di
prenderci per i fondelli dicendoci le fandonie sulla legge di mercato e che
quelle retribuzioni provengono dalla pubblicità. Riducessero pure la pubblicità così noi
risparmieremmo sul costo dei prodotti.
Nessun commento:
Posta un commento
LASCIA UN TUO COMMENTO