giovedì 12 settembre 2013

I COMUNI ITALIANI NON SI OCCUPANO DEI BAMBINI !


I comuni italiani spendono la metà della media europea per la protezione sociale dell’infanzia .
Infatti voce del welfare è inferiore alla media Ue: nel 2010 era mediamente all'8% nell'Europa a 15 e a 27 paesi, mentre in Italia era pari al 4,6%. In percentuale rispetto al Pil, la spesa per trasferimenti e servizi a bambini e famiglie in Italia era l'1,3% (0,7% trasferimenti e 0,6% servizi), rispetto al 2,3% del Pil (1,5% trasferimenti e 0,8% servizi) medio in Europa.
Oltre a ciò esiste una diversità tra comini e tra regioni per quanto riguarda la spesa per l’infanzia .
Si va da una spesa minima di circa 3 euro a quasi 18 euro pro capite (media nazionale di circa 12 euro), un dato che ha conseguenze notevoli "sul campo.
Nessuno pensa che investire sui bambini significhi combattere il disagio sociale anche perché è stato constatato che al crescere  della spesa per l'infanzia, infatti, il numero di minori fuori famiglia diminuisce, e viceversa.

«Sono dati», afferma  Vecchiato  della Fondazione Zancan , «che ci parlano di una doppia disuguaglianza: di capacità di finanziamento delle risposte e di capacità di attivarle. Entrambe scontano un deficit di infrastruttura professionale nei comuni con minore capacità di spesa. Essere poveri in certe regioni sembra quindi significare meno speranza di accoglienza familiare. Il paradosso è che questo avviene nelle realtà in cui il bisogno sarebbe maggiore, come vorrebbero i livelli di assistenza con diritti garantiti in ogni territorio». 

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