giovedì 23 maggio 2013

MINA WELBY : " IO IL DIVORZIO NON TE LO DO "




MINA WELBY  “ IL DIVORZIO NON TE LO DO “ !

E’ questo forse “ L’ULTIMO GESTO D’AMORE “ *) che  WILHELMINE SCHETT (  per tutti MINA  WELBY ) ha dedicato  al suo amato PIERGIORGIO WELBY , prima dell’addio definitivo .
Lo ha raccontato la stessa  Mina a Busto Arsizio , di fronte ad una pubblico attento e desideroso di comprendere lo stato d’animo suo e di suo marito prima della separazione definitiva .
Come testimonia anche il suo   libro “ L’ULTIMO GESTO D’AMORE “   Mina e Welby si sono amati dal momento in cui si sono conosciuti , nonostante Piergiorgio fosse già affetto da unmale inesorabile che, come aveva letto su testi scientifici  , l’avrebbe portato a morte per soffocamento .
La serata era stata organizzata dal PSI, e dall’UAAR ( Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti ) per lanciare la raccolta di firme volta all’approvazione di una legge  di una iniziativa popolare sul testamento biologico .
 Si è  iniziato con la proiezione di un filmato che ripercorreva il dramma di Eluana Englaro  con tutto il corollario dello scontro politico- istituzionale che ha attraversato l’Italia negli ultimi mesi  .Compresa la frase dell’allora premier  Berlusconi, secondo cui la ragazza , in coma irreversibile da 17 anni – come certificato anni prima da illustri neurologi  - “ sarebbe in  grado di procreare “.
Coma irreversibile certificato dalla perizia autoptica disposta dal tribunale .
Mina  Welby , una donna anziana, minuta ha fatto partecipe i presenti  della sua straordinaria vicenda umana , del profondo legame d’amore con Piergiorgio, suo marito, della sofferta decisione di assecondare – dinanzi all’impossibilità della guarigione ed alla certa prospettiva della morte per soffocamento- la volontà dello stesso Piergiorgio di  separasi definitivamente da lei, di lasciarsi morire .
Mina ,oggi, si batte perché la persona  , quando è ancora sana di mente , possa scegliere il proprio destino per quando le medicine non potranno fare più nulla , per quando la malattia  avrà privato l’ essere umano ogni possibilità di scelta .
Per questo lei che ha vissuto decenni accanto ad un uomo dal cervello lucido in “ un corpo che non è più mio..che è lì squadernato davanti ai medici,assistenti, parenti …” chiede che sia approvata una buona legge .
Se fossi svizzero, belga o olandese potrei sottrarmi a questo oltraggio estremo, ma sono italiano, e qui non c’è pietà “
Le frasi virgolettate sono tratte da una lunga lettera che Piergiorgio Werby scrisse al Presidente della Repubblica .

Come ha ricordato il medico che assistette Eluana negli ultimi giorni, il personale sanitario fu denunciato per " omicidio " .
Questo è stato possibile per l'assenza di una legge adeguata .


*) L’ULTIMO GESTO D’AMORE
Mina Welby e Pino Giannini
Edizioni Noubs -Chieti



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