lunedì 21 gennaio 2013

VOTIAMO IL TURISMO :RIFLESSIONI DI RAFFAELE IL BORGHETTO

Dopo aver elencato cronologicamente tutti i ministri del turismo dal dopoguerra ad oggi, Raffaele il borghetto passa a  fare alcune considerazioni .  Citiamo gli ultimi ministri .
Dal 17 maggio 1996 al 21 dicembre 1999, sotto i Governi Prodi II e D'Alema I, Pieluigi Bersani, (DS), laurea in filosofia e dirigente di partito, occupa il neonato Dipartimento del Turismo; 
Dall' 8 maggio 2009 al 16 novembre 2011 (Governo Berlusconi IV), la giornalista ed imprenditrice Michela Vittoria Brambilla (PdL), dirige prima il Dipartimento del Turismo e successivamente il rinato Ministero;
Dal 16 novembre 2011 fino alle dimissioni del Governo Monti, è stato il tecnico Piero Gnudi, dirigente d'azienda, a presiedere il Ministero. 

Questo noiosissimo elenco storico ci pone innanzi una sola verità: il turismo non è stato mai, per nessun schieramento politico, elemento strategico per lo sviluppo e la crescita dell'Italia; abbiamo avuto ministri avvocati, ingegneri, giornalisti, professori, persino dirigenti d'azienda, ma nessuno che conoscesse la materia così bene da poter lasciare una traccia del suo passaggio, tracciare un segno di cambiamento, imprimere un'impronta nuova al mondo del Turismo.
Dal Ministro Tupini, che inaugurò la sede ministeriale in via della Ferratella, al Ministro Gnudi, ultimo in ordine di comparsa, niente è mutato; si sono limitati a fare il loro compitino d'ufficio, qualche inaugurazione qua e là, redigere il loro pseudo bilancio, con entrate che venivano sempre più cospicuamente tagliate in sede di Consiglio dei Ministri, a creare commissioni fantasma ultra remunerate, per tracciare direttive turistiche che mai sono state minimamente intraprese veramente. 
Becero, a mio giudizio, è stato il referendum della primavera 1993, che tra i tanti quesiti proposti, chiedeva anche l'abrogazione del Ministero del Turismo, ottenendo un considerevole successo. Tale atto ha dato ampi poteri in materia alle Regioni, accorpando il resto nel Ministero dei Beni Culturali; una scelta tragica, che ha "distrutto" quel poco di Turismo che si era creato in Italia; non voglio star qui ad aprire discussioni su quali danni abbia provocato questa scelta, su quali ritardi storici e imprenditoriali abbia creato ciò a noi che con il Turismo ci lavoriamo, su chi avesse maggiori o minori colpe; la cosa positiva è che finalmente, almeno per ora, il Ministero del Turismo è risorto, non più legato al Ministero dei Beni Culturali, non più semplice Dipartimento, ma un vero Ministero, con poteri specifici, che andrebbero usati per lo sviluppo dell'Italia.
Per questo io non mi aspetto un nome in campagna elettorale circa il nuovo MInistro del Turismo, né mi soffermo a leggere i loro programmi elettorali circa la materia in argomento...sarebbe inutile trastullo. Io mi aspetto i fatti! Finalmente! Questo gruppo, sorto spontaneamente, attorno a degne persone che si sono fatte promotrici, oltre a chiedere invano un nome a chi si propone alle prossime elezioni, può creare una base seria per intraprendere vere trattative con il nuovo Ministro, essere da pungolo, da guida, da suggeritore, per chi si siederà nel nostro Ministero. Basta abbandonare ideologie campanilistiche, la saccenza di chi ha già vissuto tutta l'esperienza possibile, la superbia di chi pensa che un'attività turistica abbia maggior importanza rispetto ad un'altra.
Il prossimo Ministro per me, potrebbe essere un avvocato qualsiasi, come ce ne sono stati tantissimi fino ad ora, oppure il Presidente della Federalberghi, o della Fiavet, persino un ristoratore di Roccasecca oppure un bagnino romagnolo...ognuno è rispettabilissimo, al di là del curriculum, dell'esperienza pregressa, dei corsi universitari e dei loro master...a me interessa che il prossimo Ministro faccia qualcosa di serio e concreto per il Turismo, e noi abbiamo la straordinaria opportunità di essere il loro pungolo venturo!

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