Rischia il danno erariale il medico curante che sottoscrive certificati di malattia senza accertare la patologia dei propri assistiti. Infatti, nella sua attività, egli deve porre la massima attenzione nel compilare i certificati dei propri pazienti, con particolare riguardo ai lavoratori dipendenti pubblici. In particolar modo quando le patologie sono ricorrenti, il medico non può fondare la propria certificazione sulle semplici dichiarazioni dei propri pazienti. In caso contrario, non può che rimarcarsi una grave negligenza nello svolgimento dell'attività medica.
È quanto ha sancito la sezione giurisdizionale della Corte dei Conti Toscana, nel testo della recente sentenza n. 479/2012 che ha condannato un medico di base «colpevole» di aver stilato numerose certificazioni mediche nei confronti di un proprio paziente, dipendente pubblico, il quale le ha successivamente utilizzate per evitare di andare al lavoro e dedicarsi alla piena attività di «bomber» in una squadra di calcio militante in Lega Dilettanti.
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