
Intervista ad un poliziotto della Celere .
Ma allora anche i poliziotti hanno paura? «Certo e anche tanta, perchè qualsiasi cosa che produce dolore fisico come conseguenza fa paura. Ed essere colpiti da pietre, bastoni e bombe carta fa male. A salvarci è la nostra professionalità e negli anni la polizia si è sempre di più specializzata. Ma sotto i caschi ci sono ragazzi e uomini che hanno una vita, dei sentimenti e dei valori.
Siete abituati alle offese di chi manifesta? «Sì, siamo addestrati anche a questo, ma non è piacevole"
E tutto questo per sole 1.300 euro al mese? «Professioni come il medico, l’insegnante e il poliziotto uno le fa perchè ci crede. Io sono da trent’anni al Secondo reparto mobile perchè ci credo. Perchè ho fatto un giuramento. Il problema è che tutto è diventato un grande show
É favorevole al numero sul casco? «Sì, a patto che i manifestanti violenti vengono allontanati dalle piazze. Non è accettabile essere affrontati da persone con caschi, passamontagna, armate di pietre, spranghe e bastoni. Noi ci facciamo identificare con il numero sul casco, ma loro anche devono essere identificati»
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