mercoledì 13 giugno 2012

CASSASNO: STRARICCO E STRAIGNORANTE -LA RISPOSTA DI ARCIGAY



"Le parole del calciatore Cassano, che “spera” che non ci siano omosessuali in Nazionale, sono la puntuale conferma di uno stereotipo vecchio e noioso che vuole i calciatori necessariamente omofobi, machisti e superficiali - afferma Paolo Patanè, presidente nazionale di Arcigay - Cassano purtroppo ha scelto di continuare a rappresentarlo.



Sappiamo che dal calcio, e dallo sport in generale, possiamo e dobbiamo aspettarci molto di più e chiediamo a Cassano di fare una scelta di coraggio civile e di diventare testimone della lotta all'omofobia e al razzismo nel mondo del calcio. E' lecito credere che un fuoriclasse lo sia anche nella vita? Ci sarebbe da essere fieri che qualche calciatore della nostra nazionale, per cui tifiamo pure noi, fosse omosessuale e serenamente visibile".
Nella polemica si inserisce anche Nichi Vendola: "Casssano si illude perché ha voluto esorcizzare qualche fantasma e allontanare qualche sospetto, ma essere gay non è né sconveniente né inopportuno. Il problema più serio — dice il leader di Se — è quello di una classe dirigente che dovrebbe educare alla complessità e alla diversità. Siamo fanalino di coda in Europa dal punto di vista dei diritti civili. La politica così lungamente afflitta da un immoralismo generalizzato, si presenta travestita con abiti talari perché deve esibire un moralismo posticcio con i custodi del pensiero neoconfessionali. È una vergogna".

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