martedì 28 febbraio 2012

UN OPERAIO CI SCRIVE PER AVERE UN AIUTO

ciao,                                                                                                                                           sono andrea X ,operaio metalmeccanico in una grande azienda della 
provincia di ancona.mi rivolgo a te,perchè,conoscendo tramite fb M.B.
mi a detto di rivolgermi a te per avere le indicazioni che cerco.Ti spiego 
subito accennandoti un pò la mia storia.                                                                                                                                             Lavoro presso questa azienda dal 2004,


nel 2006 ho avuto un incidente con la moto per i fatti miei.frattura scomposta 
tibia e perone.operato,3 mesi di gesso,20 giorni di riabilitazione e di nuovo 
al lavoro,in quanto l azienda mi pressava,e io ancora ero interinale.torno al 
lavoro e mi cambiano mansione e postazione,certo con la complicità del medico 
competente....che mi ritiene idoneo al tutto.mi spiego:prima lavoravo in una 
linea e stavo sempre in movimento dopo l incidente postazione fissa in piedi,
fermo davanti una pressa,per 8 ore consecutive,con grande risentimento alle 
gambe,specie quella operata.inizia un calvario.andavo a lavorare che camminavo 
bene,ma nel giro di poche ore non potevo più appoggiare il piede a terra,
conseguenza tanta malattia.aprile 2007 chiedo e faccio visita asl per 
accertamento invalidità e mi viene riconosciuta,grazie a visite specialistiche 
effettuate,insufficenza venosa arti inferiori.dimenticavo,nel gennaio 2007 il 
medico competente mi manda a fare una visita da uno specialista,in pratica la 
visita della camminata con sensori hai piedi,e mi dice che devo usare plantari 
e calze elastiche sanitarie,nonostante tutto il medico competente ribadisce l 
idoneità a quella mansione fermo in piedi.inizio a fare ricorsi all asl e li 
vinco.con tutto ciò non mi cambia nullaancora per un anno.poi mi ridanno la 
vecchia postazione in linea,ma dura poco.ritornano a fare tutto ciòche vogliono.
ora in un ennesima postazione fermo seduto per otto ore,l asl mi a confermato l 
idoneità del M.C.,ma ha ordinato all azienda di mettere a norma la postazione 
di lavoro.non è in regola nulla,tavoli,seggiole ecc. ecc.ma il tutto và in 
contraddizione con l esito del ricorso fatto per una postazione simile che 
avevo 6 mesi fà.stesso lavoro seduto,otto ore seduto,tipologia di lavoro 
diverso ma per il resto postazione uguale.allora l asl aveva modificato il 
parere del M.C. ora io,per fare ricorso all asl,a che ente mi devo rivolgere?ho 
un invalidità del 60 per cento,ernie disclali multiple,insuff.arti inferiori e 
altre cose.nel frattempo sono passato nella categoria protetta all interno dell 
azienda con tanto di visita di accertamento effettuata e mi sono recato al 
centro per l impiego a verificare da solo se sono nella lista aziendale.tutto 
ok.grazie a chi,prima di andare in pensione,in azienda,mi ha tutelato,sapendo 
che ero nel mirino aziendale in quanto sono un iscritto fiom e ora sono anche 
nel direttivo fiom provinciale.spero di averti detto quello che bisogna,per 
farti capire la situazione e avere indicazioni giuste.io sòquello che vuole l 
azienda,non ho paura di niente e sono pronto a tutto.attendo notizie.buona 
giornata.ripeto marco mi a detto di contattarti.

(Una mia considerazione : immaginate se non esistesse l'articolo 18 .? )





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