martedì 3 gennaio 2012

Liberalizzazioni, di cosa stiamo parlando?


Liberalizzazioni dei taxi, delle edicole, delle farmacie, dei giornalisti. Ma di cosa stiamo parlando?
Gennaio è arrivato. In questo mese dovrebbe esserci una presa di posizione forte e chiara sulla tanto osannata materia delle liberalizzazioni. Ma cosa vuol dire liberalizzare? In quali termini avverranno queste benedette liberalizzazioni? E, senza entrare nel merito, perché proprio ora e perchè c'è tanto interesse?


Di principio, molti sono a favore delle liberalizzazioni, credo anche perché il termine di per sé richiama assonanze con sostantivi del tipo "libertà", "liberalità","liberismo", che non possono non far nascere una istintiva simpatia. Nel termine "Liberalizzare", pare che ci si il desiderio di liberarsi da qualcosa che opprime, che impedisce il reale compimento di una libertà non ben precisata, ma assolutamente corretta nel principio.

Va da sè che in tempi di crisi, di sconforto, di sofferenza, il popolo ha bisogno di un nemico comune da combattere, un target sul quale indirizzare il proprio malcontento, il proprio giusto e doveroso dolore. Ma il punto non è il popolo, il punto è chi decide l'obiettivo, chi fa le scelte, chi stabilisce dove veicolare la rabbia diffusa.Chi comanda.

Liberalizzare di principio è cosa giusta e doverosa, ma i principi si scontrano ed incontrano con la realtà e si devono necessariamente sintetizzare con essa.
A prescindere dal fatto se le liberalizzazioni siano giuste o meno, mi rimane un dubbio enorme: perché la stessa rabbia e forza che ci si mette contro le varie pseudocaste ( giornalisti, farmacisti,tabaccai, tassisti), non la si riversa anche contro chi ha deciso di non fermare l'acquisto di Caccia militari F35, insicuri, e del valore complessivo di 15 miliardi?

Non sarà forse che il cittadino, vessato, precario,in crisi ha più facilità a prendersela con qualcosa che può toccare tutti i giorni ( il tassista, il tabaccaio, il farmacista), piuttosto che con qualcosa di astratto dai contorni vaghi ed incerti?

Ma alla fine, di cosa stiamo parlando in realtà?

Nessun commento:

Posta un commento

LASCIA UN TUO COMMENTO