Certe storie devono essere riscritte. Adesso.
Grazie a chi ha già donato, il finale sta cambiando davvero: da oltre due settimane la squadra lavora senza sosta per rimettere ogni cosa al suo posto e tornare a salvare vite sulla rotta più letale al mondo.
La buona notizia è concreta: i due RHIB - i nostri gommoni veloci di salvataggio - danneggiati durante l’attacco sono di nuovo a bordo, sono pronti a tornare in acqua per raggiungere chi è in pericolo e gestire in sicurezza quei minuti decisivi.
Con gli aiuti ricevuti fino ad oggi, abbiamo riparato anche i “Centifloats” forati dai proiettili: tubi galleggianti usati come paraurti e barriere per proteggere gli scafi, stabilizzare le manovre e creare corridoi d’imbarco sicuri. Non sono dettagli: sono quei metri in più di stabilità che fanno la differenza quando il mare si agita e la notte è senza punti di riferimento.
Sono passi in avanti, ma per coprire gli interventi più urgenti mancano ancora 22.307 €: è ciò che ci separa da una ripartenza più rapida e sicura.
Ogni intervento coperto oggi significa un salvataggio possibile domani. È così che si riscrive una scena: si riavvolge il nastro, si evita l’avaria, si accorcia la distanza, si tende la mano. Dal naufragio al salvataggio.
Ogni intervento coperto oggi significa un salvataggio possibile domani. È così che si riscrive una scena: si riavvolge il nastro, si evita l’avaria, si accorcia la distanza, si tende la mano. Dal naufragio al salvataggio.
Per completare le riparazioni e ripartire con la massima sicurezza abbiamo bisogno di te. Aiutaci a salvare vite nella rotta migratoria più letale al mondo: dona ora sulla pagina dedicata al crowdfunding. |
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Il Mediterraneo non può essere un confine di dolore. Con il tuo sostegno torniamo in mare perché ogni persona ha diritto a essere salvata. Basta tragedie nel Mediterraneo.
Grazie, Il team di SOS MEDITERRANEE Italia |
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