Aveva scelto il nome «Coletta» per raccontare la sua storia senza dover rivelare la propria identità, ma ora Ada, 44enne campana colpita da Sla lo scorso anno, ha deciso di uscire dall’anonimato, raccontando la sua storia in un video, dove appare al fianco della sorella Celeste «che legge le mie parole perché io non riesco più a parlare».
«Combatterò finché avrò le forze»
«In meno di 8 mesi la malattia mi ha consumata. Con una violenza fulminea mi ha tolto le mani, le gambe, la parola . La vita è una cosa meravigliosa finché la si può vivere e io l’ho fatto.
Ho vissuto con ardore gioie e dolori, e ho sempre combattuto per quello in cui credo, come la libertà di scelta», racconta Ada nel suo messaggio mentre scorrono le immagini di una vita felice, piena, ormai passata.
«Mi sono rivolta alla Asl, coinvolgendo anche il tribunale, chiedendo ora quella libertà per me stessa: poter scegliere una vita dignitosa e una morte serena, vicino alla mia famiglia, nel mio Paese, quando la mia condizione diventerà definitivamente insopportabile.
E ho intenzione di combattere per questo diritto finché ne avrò le forze».
( Corriere della sera )
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