Ieri sera a “In Onda” il direttore editoriale di “Libero” Pietro Senaldi pensava di mettere in difficoltà Elly Schlein sul premier spagnolo Pedro Sanchez.
“Io non capisco la sua fascinazione per Sanchez. Ha un vice in carcere per corruzione, l'altro si è dovuto dimettere perché molestava le compagne di partito, ha un governo che si tiene in mano con lo scotch, io non lo vedrei come l'uomo che può risolvere l'Europa, già tanto se fra sei mesi è ancora a Madrid”.
Solo che gli è andata malissimo.
Elly Schlein prima replica nel merito:
“Sanchez ha preso di petto la situazione, ha allontanato le persone, ha avviato un lavoro dentro al partito perché la questione morale è una questione fondamentale per lui e per tutto il PSD.”
Senaldi a quel punto incalza, bava alla bocca:
“No, no, no, deve allontanare se stesso. Se tutti intorno a te non vanno bene, forse non vai bene neanche tu”.
A quel punto Schlein dà una risposta da manuale su come si risponde alle squallide provocazioni della stampa da riporto:
“Ma lei perché questo non lo chiede a Giorgia Meloni che ha una ministra del turismo che è accusata di frode aggravata ai danni dello Stato e sta ancora attaccata alla poltrona perché evidentemente nessuno ha il coraggio di dirle che è inopportuno che continui a ricoprire il ruolo di ministra?
Perché con Delmastro che è stato condannato per aver utilizzato delle informazioni riservate coperte da segreto per colpire le opposizioni in Parlamento lei questo non lo dice alla destra italiana?
Certo, tutti hanno problemi, a chi guida grandi partiti popolari succede, è come ti comporti di conseguenza che fa la differenza, e questa destra fa la garantista con gli amici e la giustizialista con gli avversari politici.
Noi non abbiamo due pesi due misure, e con la stessa serietà vedo che anche il premier spagnolo sta affrontando la questione”.
Perfetta.
E c’è ancora qualcuno che ha il coraggio di dire che “non si capisce quando parla”.
Più chiara (ed efficace) di così è impossibile.
“Io non capisco la sua fascinazione per Sanchez. Ha un vice in carcere per corruzione, l'altro si è dovuto dimettere perché molestava le compagne di partito, ha un governo che si tiene in mano con lo scotch, io non lo vedrei come l'uomo che può risolvere l'Europa, già tanto se fra sei mesi è ancora a Madrid”.
Solo che gli è andata malissimo.
Elly Schlein prima replica nel merito:
“Sanchez ha preso di petto la situazione, ha allontanato le persone, ha avviato un lavoro dentro al partito perché la questione morale è una questione fondamentale per lui e per tutto il PSD.”
Senaldi a quel punto incalza, bava alla bocca:
“No, no, no, deve allontanare se stesso. Se tutti intorno a te non vanno bene, forse non vai bene neanche tu”.
A quel punto Schlein dà una risposta da manuale su come si risponde alle squallide provocazioni della stampa da riporto:
“Ma lei perché questo non lo chiede a Giorgia Meloni che ha una ministra del turismo che è accusata di frode aggravata ai danni dello Stato e sta ancora attaccata alla poltrona perché evidentemente nessuno ha il coraggio di dirle che è inopportuno che continui a ricoprire il ruolo di ministra?
Perché con Delmastro che è stato condannato per aver utilizzato delle informazioni riservate coperte da segreto per colpire le opposizioni in Parlamento lei questo non lo dice alla destra italiana?
Certo, tutti hanno problemi, a chi guida grandi partiti popolari succede, è come ti comporti di conseguenza che fa la differenza, e questa destra fa la garantista con gli amici e la giustizialista con gli avversari politici.
Noi non abbiamo due pesi due misure, e con la stessa serietà vedo che anche il premier spagnolo sta affrontando la questione”.
Perfetta.
E c’è ancora qualcuno che ha il coraggio di dire che “non si capisce quando parla”.
Più chiara (ed efficace) di così è impossibile.
Lorenzo Tosa
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