lunedì 28 luglio 2025

DA " FUFFARO " ALLA FUFFA DI MELONI E SOCI

 


Non potendo rispondere nel merito, Fratelli d’Italia mi ha chiamato ancora una volta “Fuffaro”.
Non hanno smentito i numeri. Non hanno saputo controbattere nulla. E allora hanno storpiato nuovamente il cognome.
Questo il massimo che Fratelli d’Italia è riuscita a fare davanti a un post in cui dimostravo, punto per punto, quanto l’Italia e l’Europa siano state umiliate da Donald Trump con il consenso di Giorgia Meloni.
“Il dramma di non contare nulla”, scrivono, riferendosi a me e al Partito Democratico.
E in fondo è vero, hanno ragione: al governo ci sono loro. Sono loro quelli “che contano”. E Giorgia Meloni è “la pontiera”, è la “regina d’Europa”, per citare i loro tweet. E infatti si vede.
Quando governava il Partito Democratico, insieme al M5S, l’Italia portava a casa 200 miliardi di euro dal PNRR.
Oggi, con loro al comando, ci portiamo a casa i dazi di Trump al 15%, un danno da 22 miliardi di euro per l’export, l’obbligo di comprare 750 miliardi di dollari di gas liquido americano, armi a volontà e investimenti europei da 600 miliardi da fare negli USA.
Ma la cosa più imbarazzante è un’altra.
Quando Trump aveva fissato i primi dazi al 10%, Giorgia Meloni aveva promesso 25 miliardi di euro per proteggere le imprese italiane.
Ora i dazi sono saliti al 15%. E sapete, dei 25 miliardi strombazzati, quanto ha effettivamente stanziato Giorgia Meloni per il nostro tessuto produttivo?
Zero. Nemmeno un centesimo.
E allora lo capisco: se non puoi difendere l’indifendibile, se non hai risposte da dare, se i numeri ti condannano e la realtà ti smentisce, ti resta solo una cosa da fare: storpiare il cognome.
Ma altro che “Fuffaro”: qui l’unica fuffa l’avete raccontata voi. Come sempre, a spese degli italiani.
Marco Furfaro

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