PIACENZA - "Ho subito più volte molestie, ma mi sono ribellata. Lui si sentiva intoccabile, aveva un harem". Lo racconta a Libertà una dipendente dell'ospedale di Piacenza che lavorava nel reparto dl il primario arrestato .
Forte del suo carisma e consapevole di piacere - racconta la donna al quotidiano piacentino - si atteggiava a padre-padrone ed era sempre circondato da alcune fedelissime, quasi avesse un harem. Il suo studio era off-limits per quasi tutti. Per entrare dovevi prima suonare. Era lui che al massimo ti chiamava anche col citofono e poi spesso chiudeva a chiave. Che all'interno, quando c'era una collega, avvenissero degli incontri sessuali era per molti più che un sospetto. Anche a me è capitato di ricevere pesanti avance in più di un'occasione. L'ho respinto. Ero disgustata dal suo comportamento e non mancavo di farglielo notare".
Nell'atto che ha portato all'arresto, gli inquirenti hanno sottolineato il clima di omertà che c'era nel reparto.
ma nessuno faceva nulla. Tutto veniva minimizzato e trattato alla stregua di goliardia. Veniva quasi dato per scontato che si dovesse in qualche modo accondiscendere alle volontà del primario".( Da La Repubblica )-
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