I cadaveri di tre migranti, un uomo e due bambini di circa due anni, sono stati trasferiti a Lampedusa da nave Nadir della ong tedesca Resqship che ha soccorso ieri altri 57 migranti. Tra le persone in salvo ci sono 13 donne e due minori. La guardia costiera aveva evacuato nella serata di ieri sei migranti, fra cui 3 donne e 2 minori con ustioni. Le salme sono state già portate alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana, dove verranno sottoposte ad ispezione cadaverica: sarebbero morti di fame e di sete, visto che, a quanto pare, il gommone salpato dalla Libia è rimasto alla deriva per diversi giorni. Il gommone, ieri pomeriggio, dopo la segnalazione di un aereo Frontex, è stato intercettato dall'equipaggio del veliero dall'organizzazione non governativa tedesca ResQship.
IL RACCONTO
I due bimbi erano morti "il giorno prima del soccorso", avvenuto ieri, "a causa della sete"; mentre il trentenne è deceduto "nonostante gli sforzi per rianimarlo". Drammatico il racconto dell'equipaggio del veliero Nadir, dopo l'intervento conclusosi la scorsa notte con lo sbarco a Lampedusa. Il team aveva ascoltato un messaggio radio da un aereo di Frontex su un'imbarcazione in difficoltà nella zona di ricerca Sar maltese. A bordo c'erano 62 persone, tra cui 17 donne, due neonati e quattro bambini piccoli. Il gommone era partito da Zawiyah (Libia) tre giorni prima, racconta la ong. Con il motore che si era guastato due giorni prima, le persone erano esposte al vento e alle intemperie. Quando il Nadir ha raggiunto il gommone intorno alle 16.30, "era troppo tardi per aiutare alcune persone".
Nessun commento:
Posta un commento
LASCIA UN TUO COMMENTO