GENOVA. Aveva scelto consapevolmente di lasciare l'auto a casa per una sera in modo da poter godere di un aperitivo insieme agli amici e festeggiare un nuovo incarico di lavoro.
Ma al ritorno, in bici, è stato fermato ed è risultato positivo all'alcoltest. Per questo motivo è stato condannato a pagare una multa da 1.100 euro, oltre a dover scontare una pena di 60 giorni di reclusione - poi convertita in 130 ore di lavori di pubblica utilità.
Questo il triste epilogo della serata di un professore di 37 anni di Genova, Francesco.
Il racconto del prof
«Era fine settembre. Sono un insegnante precario, ogni anno è un patema finché non mi chiama una scuola. Avevo appena ricevuto l’incarico e ho deciso di festeggiare con i miei amici, con un aperitivo in centro storico»
Dato che sapeva che avrebbe bevuto qualche alcolico, il 37enne ha deciso di prendere la bici invece dell'auto. Eppure, al ritorno si è imbattuto nella polizia. Pur accorgendosi prima della pattuglia, ha deciso di proseguire: «Sarebbe stato scorretto», afferma. È stato bloccato, gli hanno chiesto i documenti e lo hanno sottoposto all'alcoltest. Il risultato? Positivo. Così è arrivata la denuncia per guida in stato d'ebbrezza e la multa. «La cosa assurda è che mi hanno fatto tornare a casa pedalando sulla mia bicicletta», aggiunge Francesco.
Il docente sottolinea il paradosso per cui si trova nello stesso circolo di persone che hanno causato incidenti stradali, ma è quello ad avere la condanna più lunga: «Mi è stato spiegato che il giudice mi ha assegnato molte ore, non potendo ritirarmi la patente, perché ero in bici». Questa condanna ha stravolto negativamente la vita di Francesco, che spiega: «Passo nella bocciofila tutto il mio tempo libero, mia moglie lavora e siamo arrivati al punto di dover chiamare la baby-sitter perché io possa prestare servizio. Non vedo più i miei genitori».
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